A tutti capita di dimenticare qualche alimento nascosto tra gli altri ed accorgersi della sua presenza nel frigo solo una volta scaduto! Oltre al fastidio di dover buttare il cibo e all’annosa questione dello spreco alimentare, può capitare che quell’alimento fosso l’ultimo rimasto. O che lo avessimo previsto come ingrediente indispensabile nel nostro menù. Cosa fare allora, mangiarlo o non mangiarlo? Il dubbio aumenta quanto il cibo in questione è la mozzarella, prodotto fresco estremamente delicato.
Mozzarella, conosciamola meglio
La mozzarella è un formaggio fresco che va consumato entro pochi giorni dalla data di produzione e apporta al nostro organismo il fosforo. Questo minerale è in grado di migliorare i processi digestivi e regolare il buon funzionamento renale. Favorisce l’assorbimento del calcio, combatte l’affaticamento muscolare e facilita le funzioni neuronali. Inoltre è una buona fonte di vitamina B7, del quale è facile essere carenti in quanto il nostro organismo non può stoccarla. Una carenza di questa vitamina è facilmente individuabile grazie alle nostre unghie: se sono fragili e si spezzano, la causa potrebbe essere in uno carso apporto di B7 attraverso la nostra alimentazione.
Mozzarella scaduta in frigo: la mangio o non la mangio?
Ovviamente nessuno di questi buoni pregi può ovviare tutti i rischi a cui andremmo in contro mangiando un prodotto deteriorato. E’ bene sapere però che le date di scadenza non sono incantesimi a cui il prodotto ubbidisce nell’immediato. Sono stime calcolate attraverso test di laboratorio, analisi ed osservazione del prodotto in condizioni di stress. Quindi la prima cosa da verificare è se la nostra mozzarella è stata sempre in frigo o se ha subito sbalzi di calore che potrebbero aver accelerato il processo di invecchiamento. Se è stata ben mantenuta, il suo aspetto è uniforme e l’odore buono, potrebbe ancora essere consumata. Meglio non spingersi oltre i 2-3 giorni dalla scadenza prevista. Se sono presenti alterazioni meglio buttarla senza farsi venire un dubbio: il rischio è contrarre il batterio Listeria monocytogenes.
Come sempre prevenire è meglio che curare: cercate di disporre il cibo in frigo in maniera che sia visibile e ordinatelo per data di scadenza.