La buccia della ciliegia è ricca di antociani e polifenoli. Delle sostanze in grado di migliorare la circolazione sanguigna e favorire il benessere del cuore. Il frutto contiene preziosi nutrienti quali fosforo e potassio, oltre alla vitamina C. Il colore rosso dipende dai già citati antociani, contenuti nella varietà dal colore più intenso. Per la maggior parte (83%) le ciliegie sono costituite da acqua e presentano grasso irrisorio, con un consueto apporto calorico davvero basso. Dunque, sono consigliate a tutti, a maggior ragione a chiunque intenda perdere qualche chiletto di troppo.
È possibile mangiare la ciliegia con buccia? Gli effetti sull’organismo
La buccia della ciliegia è preferibile eliminarla per non incorrere in disturbi, onde evitare di entrare a contatto con elevate percentuali di pesticidi. Per risolvere tali disagi è possibile optare in favore di un composto a base di acqua e bicarbonato. Per il resto, è sempre preferibile consumare frutta e verdura provviste di buccia, in quanto vantano principi nutritivi davvero degni di nota. Ad esempio, nella buccia della mela è presente la pectina, una fibra davvero importante per il corretto funzionamento dell’intestino. Ecco perché a chiunque lamenti difficoltà digestive, gli esperti suggeriscono di assumere frutta e verdura sbucciate. Difatti, l’abbondanza di fibre tende a dare disturbi e rallentare lo svuotamento gastrico.
Mangiare le ciliegie è sconsigliato a chi soffre di allergia alla betulla e ai pollini. Quella alla ciliegia rischia di provocare una serie di sintomi, di differente entità. Si passa da semplice prurito e bruciore a disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, attacchi d’asma e disturbi respiratori. Inoltre, è possibile riscontrare problemi meno tipici per un’allergia alimentare, tra cui mal di testa, stanchezza e irritabilità, nonché sintomi come angioedema, congiuntivite, disfagia, rinite e severa anafilassi. Molto spesso alla radice vi sono alcune anomalie del sistema immunitario.