In questo articolo abbiamo collezionato le 5 curiosità più cercate sul web sull’attore sex simbol Marco Bocci. L’attore nasce a Marsciano, in provincia di Perugia il 4 agosto 1978. Diventa popolare con Squadra Antimafia dove interpretava il vicequestore Domenico Calcaterra.
1- Anagrafe
Non tutti sanno che il vero cognome dell’attore è Bocciolini. L’attore ha deciso di cambiare il suo cognome perché, sopratutto all’inizio della sua carriera, veniva spesso storpiato, così decise di modificarlo del tutto e accorciarlo.
2- Portiere per solidarietà
Marco Bocci è il portiere della Nazionale italiana cantanti, squadra di calcio nata nel 1981 con lo scopo di promuovere e sostenere progetti di solidarietà. Come lui stesso afferma: «Da ragazzo, a Marsciano, facevo il portiere, poi a 17-18 anni ho lasciato per fare l’attore. La recitazione è diventata la mia vita. A calcio non ho più giocato, fino a quando la Nazionale cantanti non mi ha chiamato. Da allora mi è tornata la voglia e ho ripreso a giocare».
3- La fine della storia con Emma Marrone
La relazione di Marco Bocci con Emma Marrone è durata poco ma i due oggi sono in buoni rapporti. Quando la loro relazione giunse al termine in molti alimentarono un gossip, sostenendo che Bocci lasciò Emma per Laura Chiatti, l’attuale moglie. Non andò in questo modo, il motivo della rottura fu un altro: i due erano troppo impegnati a portare avanti le loro rispettive carriere. A causa degli impegni lavorativi non riuscivano a godersi la vita di coppia.
4- Come ha conosciuto Laura Chiatti
Marco Bocci conosce Laura Chiatti durante una cena a casa di amici nel 2013. Bocci decide di telefonarle ma le dice che la telefonata è partita per sbaglio. Da quella “telefonata sbagliata” Marco e Laura hanno cominciato a sentirsi per diverso tempo; ben 4 mesi di corteggiamento telefonico prima di incontrarsi dal vivo.
5- La malattia diagnosticata per caso
Nel 2018 Marco Bocci è vittima di un incidente durante una gara di Bmw in Umbria. Proprio quell’incidente ha reso possibile l’accertamento e la diagnosi, herpes al cervello, che altrimenti avrebbe avuto un corso dall’esito irreversibile. L’attore“Avevo le difese immunitarie basse e l’herpes anziché spuntare sulle labbra, come di solito, è arrivato al cervello. Aveva preso la parte della memoria e della parola e rischiavo grosso.
Per fortuna i medici mi hanno salvato in tempo”, ha affermato l’attore come ospite a Domenica In. “Quando sei in salute, o credi di esserlo, non ti rendi conto di quante cose dai per scontato. A me è venuta una rabbia, una voglia di vita che prima dell’incubo non avevo”, ha concluso l’attore.