Cachi e Glicemia.
Chi soffre di glicemia alta tende ad accumulare zucchero nel sangue e questo chiaramente può creare un problema. Per questo motivo è necessario tenere sotto controllo l’alimentazione e assumere cibi a basso contenuto glicemico. Da evitare certamente sono tutti i cibi zuccherini, dunque dolci, bevande zuccherate, cibi raffinati con zuccheri aggiunti.
Come comportarsi con la frutta? L’Istituto Superiore di Sanità ha stabilito le persone diabetiche possono e devono mangiare la frutta. Chiaramente visto il suo contenuto di zuccheri deve essere inserita all’interno di una dieta equilibrata e dosata in modo corretto.
Lo zucchero presente nella frutta è il fruttosio che ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero ma questo non vuol dire che chi soffre di iperglicemia non può mangiare la frutta. Gli zuccheri semplici che sono contenuti nella frutta non devono essere assunti insieme ad altri alimenti ad elevato indice glicemico. Da questo punto di vista esistono frutti più “a rischio” per gli effetti sulla glicemia come, per esempio, banane, uva e fichi. Altri tipi di frutta sono più adatti come mele, pere, arance, albicocche, pesche, fragole, limoni e pompelmi, sono maggiormente adatti.
E i cachi? Come comportarsi?
I Cachi fanno parte di quella frutta zuccherina che sarebbe meglio evitare. Ma è bene sapere alcune cose importanti in merito. Spesso i Cachi vengono mangiati senza buccia e questo è un errore perché è proprio la buccia a contenere la maggior parte degli antiossidanti di cui questo frutto è ricco.
E’ vero che rispetto ad altri tipi di frutta il caco contiene qualche zucchero in più, per questo motivo è opportuno associarlo ad un pasto proteico che ne riduce l’impatto glicemico, come carne, pesce, semi oleosi, uova.
Alcuni studi hanno dimostrato come l’assunzione moderata dei cachi con tutta la buccia agiscono sulla sensibilità insulinica. Questo lo renderebbe un alimento positivo per chi soffre di diabete e iperglicemia.
Inoltre il caco apporta importanti benefici sulla salute cardiovascolare prevenendo il deterioramento delle arterie. La potenza antiossidante della buccia ha un effetto antinfiammatorio e agisce in modo positivo sulla ritenzione idrica favorendo un miglioramento del profilo lipidico, e previene le allergie.
Quindi va bene l’assunzione del caco con tutta la buccia da assumere in modo limitato e all’interno di una regime alimentare controllato, associandolo ad altri cibi a basso contenuto glicemico.