Bruce Willis: perché Paradise City sarà l’addio perfetto

Profilo Bruce Willis

Dopo oltre 40 anni di carriera cinematografica, Bruce Willis ha comunicato il suo ritiro andando per l’ultima volta in scena con un ruolo perfetto. Ottenuto il primo ingaggio nel 1980, tra piccolo e grande schermo è apparso quasi in 150 produzioni, ha sette film in uscita nel 2022 e altri tre in post-produzione. Ecco perché Paradise City costituisce il modo migliore per congedarsi dal proprio pubblico.

Bruce Willis: con Paradise City si chiude un cerchio

Bruce Willis è celebre per i suoi ruoli difficili e duri in pellicole poliziesche, e Paradise City sembra incarnare la parte ideale avuta dall’interprete nel cammino professionale. L’archetipo del personaggio solitamente assegnatogli è nato negli Eighties, quando, nel tv show Moonlighting, vestiva i panni di un investigatore privato in gamba.

Tuttavia, è stato nei panni di John McClane nel franchise Die Hard a decretare la svolta artistica. Da lì, l’icona di Hollywood ha raccolto diverse parti in pellicole molto apprezzate da pubblico e critica, quali Pulp Fiction e Il sesto senso.

Profilo Bruce Willis

Ambientato alle Hawaai, Paradise City mostra Bruce Willis nel campo a lui più congeniale. Il lungometraggio viene descritto dalle voci come simile a Miami Vice (in cui oltretutto Willis appare) ma con cacciatori di taglie anziché poliziotti.

Bruce Willis presta il volto a Ryan Swan, un uomo assetato di vendetta. L’obiettivo è di farsi strada attraverso il mondo della criminalità hawaiana per trovare e uccidere il signore del crimine reo di uccidergli il padre.

E se la trama ha il potenziale per un addio in grande stile, il cast annovera nelle vesti di co-protagonista un certo John Travolta: la chiusura ideale del cerchio. Sebbene la prima opera ad accreditare entrambi sia Look Who’s Talking nel 1989, è stato il cult Pulp Fiction di Quentin Tarantino a permetter loro di lavorare fianco a fianco. Lo sceneggiatore Corey Lange, una vecchia conoscenza dei due, cercherà di ricreare la stessa alchimia vista quasi tre decenni fa.

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