Lino Guanciale è un attore italiano nato il 21 maggio 1979 ad Avezzano, nella provincia dell’Aquila (Abruzzo), principalmente celebre per le parti dell’avvocato Enrico Vinci in Non dirlo al mio capo e del commissario Ricciardi nell’omonima serie tv. Conosciamolo meglio, passando dalla carriera al privato
Chi è Lino Guanciale
- Nome: Lino Guanciale
- Età: 43 anni
- Data di nascita: 21 maggio 1979
- Segno zodiacale: Gemelli
- Città di nascita: Avezzano (L’Aquila, Abruzzo)
- Profilo Instagram ufficiale: @lino_guanciale_official
Biografia di Lino Guanciale
Per tanti anni si dedica principalmente al teatro. La prima grande affermazione televisiva giunge nel 2013 col personaggio dell’avvocato Guido Corsi in Che Dio ci aiuti, a cui segue, due anni più tardi, la parte di Guido Fossa ne La dama velata.
Quindi, è protagonista di Non dirlo al mio capo, con Vanessa Incontrada, e L’allieva, dove interpreta rispettivamente l’avvocato Enrico Vinci e il medico legale Claudio Conforti. A partire dal 2019 veste i panni del commissario Ricciardi nell’omonimo show tv di Rai Uno.
Vita privata
A seguito della lunga relazione con la collega Antonietta Bello, il 18 luglio 2020 si è sposato a Roma con Antonella Liuzzi. Il 14 novembre 2021 la coppia ha dato alla luce il primogenito, Pietro.
Curiosità su Lino Guanciale
È stato uno scout. Nella sua famiglia paterna erano tutti contadini: suo padre è stato il primo a conseguire la laurea. Ha un fratello che fa lo psicologo in un centro di accoglienza per rifugiati.
Prima di ogni ciak ripete scaramanticamente una frase per 13 volte; è il numero di maglia indossata quando militava nel rugby: gli porta fortuna, ha rivelato alla rivista Tv Sorrisi e Canzoni. Nonostante il suo aspetto sempre posato e razionale, si definisce un anarchico.
Ha tre icone femminili: Maria Fabbri, la sua insegnante di Accademia scomparsa quando non aveva raggiunto il successo, Eleonora Duse e Nicole Kidman. Gli idoli maschili sono, invece, Vittorio Gassman, Carmelo Bene e Thomas Mann.
È tifoso della Fiorentina, una passione trasmessagli dal padre: un’enclave abruzzese dopo lo scudetto conquistato dalla formazione gigliata negli anni Cinquanta e la finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid ha cominciato a supportarla. E quindi sono ancora tanti i cuori viola della classe del genitore.