L’uva è il frutto della vite, una delle piante più antiche a memoria d’uomo, citata persino nella Bibbia, coltivata dai Greci e utilizzata dagli Etruschi e successivamente dai Romani. Esistono centinaia di cultivar di questa pianta, ognuna con le sue caratteristiche. Per i meno esperti, queste si riducono essenzialmente alla divisione tra uva da vino e da tavola, quest’ultima a sua volta divisa tra bianca e nera. L’uva è un frutto altamente energetico, consigliata per questo a bambini ed anziani, ma sconsigliata a chi è affetto da diabete, a causa del suo indice glicemico, pari a 45. Ma cosa succede a chi mangia 50 gr di uva nera per il cuore, il fegato e la glicemia?
Proprietà dell’uva e benefici sul cuore
L’uva apporta numerosi vantaggi su diversi organi del nostro corpo, tra cui reni, fegato ed intestino, grazie alla sua varietà di minerali e vitamine. Nell’uva nera, o meglio, nella sua buccia, si concentra un alto numero di polifenoli, in grado di ridurre lo stress ossidativo e stimolare la rigenerazione cellulare. L’uva ha anche capacità antinfiammatorie, così da spegnere le cause della sintomatologia dolorosa alla base di artrosi e dolori reumatici. Riduce l’osteoporosi in virtù della sua capacità di migliorare l’assorbimento di calcio. L’uva nera è preziosa anche per la salute del cuore, grazie alla sua capacità di ridurre il colesterolo cattivo e di fluidificare il sangue.
Uva e glicemia, quale rapporto
La capacità del fegato di ridurre l’infiammazione agisce anche a vantaggio del fegato. I marcatori infiammatori del fegato sono una delle cause individuate per l’obesità, quindi un apporto di uva può aiutarci a mantenere la linea. Questo grazie all’azione combinata di vitamina C, manganese e antiossidanti, sostanze di cui l’uva è particolarmente ricca. L’uva è utile anche per ridurre la possibilità di incorrere in una patologia nota come fegato grasso. Riguardo alla glicemia, pur trattandosi di un frutto sconsigliato in caso di diabete, l’uva ha un moderato effetto di controllo su questo valore. Il suo apporto di resveratrolo aumenta infatti la sensibilità all’insulina.