La frutta è un elemento immancabile sulle nostre tavole. Purtroppo, spesso, non lo è altrettanto nei nostri pasti: nel senso che capita di acquistarla e lasciarla a lungo in attesa di essere consumata. E quando finalmente ci apprestiamo a portarla in tavola, la troviamo ossidata. Cosa comporta consumarla ugualmente?
Frutta ossidata: cosa significa
La frutta può considerarsi ossidata quando l’ossigeno è riuscito a penetrare attraverso le membrane del tessuto, ad esempio nel caso di rottura o asportazione della buccia, buchi ed imperfezioni sulla superficie.
Quindi avviene comunemente nella frutta tagliata, come la macedonia o semplicemente una mela lasciata a metà. La parte a contatto con l’aria diventa scura per effetto dell’ossidazione, ma di per se non è dannosa. L’ossigeno però accelera il processo di decomposizione o di fermentazione. Le qualità organolettiche del frutto quindi subiranno un decadimento. I primi nutrienti ad andare persi sono i radicali liberi, e spesso alcune vitamine volatili.
Come mantenere più a lungo la frutta tagliata?
Se ormai avete della frutta esposta, la cosa migliore da fare è conservarla in un contenitore ermetico, preferibilmente in frigo, in modo che le basse temperature rallentino i processi di degradazione.
In generale la frutta, sia integra che tagliata, andrebbe preservata da tre minacce: calore, acqua e aria. Il calore matura più rapidamente i frutti e stimola la decomposizione, l’acqua rischia di creare marcescenze nel frutto e l’aria crea ossidazione, che di per se però non è dannosa.
Posso mangiare frutta ossidata?
Come abbiamo visto, non ci sono effetti collaterali nel mangiare frutta ossidata, se non un calo delle sostanze nutritive in essa contenute. Per beneficiare di tutti i nutrienti è ovviamente meglio acquistare poca frutta per volta e sbucciarla al momento, ma la frutta scura o ammaccata se non presenta modificazioni di consistenza ed odore non è affatto dannosa. Per ogni sicurezza potrete sempre asportare (nel caso dei frutti lasciati a metà) la parte esposta all’aria.