Uno dei primi frutti nuovi a fare la sua comparsa nei mercati, dopo un inverno di mele ed agrumi, è proprio il melone. Questo grazie alla semplicità con cui questo frutto può essere forzato sotto tunnel, ottenendo frutti di buona qualità anche con i primi, timidi, caldi. Il melone si presta come dessert naturale, grazie alla sua incredibile dolcezza e alla polpa soda e succosa, è un ottimo fine pasto. Soddisfacente, fresco, profumato, eguaglia in gusto i dolci più prelibati. Ma tanto gusto è sospetto: il melone fa bene o male alla dieta dimagrante? Ecco la risposta della medicina
Melone durante la dieta, concesso oppure no?
Facile mettere sotto accusa un frutto tanto buono, quando della dieta si ha un’idea particolarmente punitiva. In realtà una buona dieta prevede un po’ di tutto, anche degli alimenti un po’ più calorici della media. Ma il melone non fa parte di questi: contiene solo 34 calorie ogni 100 gr di prodotto. Questo perché il 90% del frutto è composto di acqua, il che lo rende altamente diuretico ed utile a contrastare la cellulite. Inoltre la presenza di beta carotene migliora la pelle e la prepara al sole. Anche grazie al contributo delle vitamine A e C. Il melone quindi è assolutamente permesso durante la dieta.
Melone e proprietà dimagranti
Ma non è l’unica sorpresa che il melone porta con se: oltre che poco calorico, questo frutto è anche ricco di antiossidanti. Queste sostanze gli conferiscono un potere anti-infiammatorio. E l’obesità è proprio uno stato infiammatorio perenne, che viene smorzato dai benefici introdotti con il melone. Grazie al suo apporto di acqua e fibre inoltre il melone sazia a lungo, aiutandoci ad introdurre meno cibo. Il melone può essere consumato anche tutti i giorni, nella misura di ca. 150 gr al giorno, corrispondente a due o tre fette. Il suo indice glicemico è di 75, considerato quindi elevato e per questo da consumare con moderazione in caso di diabete, ma senza doverlo escludere del tutto in quanto apporta un moderato controllo alla glicemia.