Le noci comuni sono i frutti del Junglans Regia, un albero originario del medio oriente ma diffusosi in tutta Italia. I suoi frutti compaiono prima come palline verdi -da cui in giugno è possibile ricavare il famoso Nocino. A maturazione completa le noci cascano dall’albero e il mallo, prima verde e ormai marrone si spacca lasciando intravedere il guscio della noce. La raccolta avviene in autunno ma, trattandosi di frutta secca, si può trovare tutto l’anno. Le proprietà delle noci meritano davvero attenzione, vediamo quali sono.
Tutte le proprietà delle noci
La parte della noce che noi consumiamo si chiama gheriglio, composta da due o più raramente tre lobi. Esistono anche varietà divise in 4 ma data la loro poca praticità sono meno diffuse.
Le noci sono ricche di vitamine E, A ma anche minerali come potassio, fosforo, magnesio, zinco, selenio, rame e calcio. Il loro apporto calorico è abbastanza elevato: 650 kcal per 100 gr di prodotto edibile (già privato del guscio). Ma proprio grazie al loro alto contenuto di lipidi -tra cui l’omega 3- unitamente a proteine e tutti i Sali minerali visti in precedenza, le noci rappresentano un alimento ideale per chi fa sport.
Gli effetti benefici delle noci
Le noci secche sono un ottimo tonico per il sistema nervoso, hanno un effetto detossinante per il fegato, e costituiscono un rimedio efficace contro l’ipertensione. Consumate quotidianamente contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo riducendo i rischi a carico del sistema cardiocircolatorio.
Come scegliere le noci e quante consumarne
Le noci in commercio vengono diffuse in tre categorie:
- Extra, che indica noci di qualità superiore, prive di difetti
- Categoria I che raccoglie noci con leggeri difetti ma che non pregiudicano l’aspetto generale
- Categoria II qualitativamente buone presentano però difetti estetici
L’ideale sarebbe consumare almeno tre noci al giorno, magari come spuntino o prima di andare a dormire, Sembra abbiamo anche un leggero effetto rilassante. Sicuramente lo ha aprire le noci, gesto che caratterizzava le sere d’inverno dei nostri nonni.