La cerimonia degli Oscar 2025 si è svolta al Dolby Theatre di Los Angeles, rivelandosi un evento ricco di emozioni e colpi di scena. Quest’anno, tanti volti celebri di Hollywood hanno affrontato delusioni inattese, con nomination che non si sono tradotte in ambite statuette. Come sempre, la serata è stata caratterizzata da glamour e competizione, ma alcuni protagonisti del grande schermo hanno dovuto confrontarsi con l’ironia del destino.
Delusione per le Icone di Hollywood
Demi Moore, presente con il film “The Substance” di Coralie Fargeat, ha manifestato il suo disappunto con un sorriso forzato durante la premiazione della miglior attrice protagonista. Nonostante ci fossero grandi aspettative, la statuetta è andata a una giovane stella, Mikey Madison, lasciando la diva 62enne con un sussurro di rassegnazione. Moore, elegante in un abito da sirena, ha cercato di celare la sua delusione applaudendo la rivale, ma questo evento segna una battuta d’arresto nel suo tentativo di rilanciare la carriera.
Il Destino di Isabella Rossellini
Vivi momenti simili anche per Isabella Rossellini. Con il suo film “Conclave”, la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini è apparsa sul red carpet adornata da gioielli di famiglia e in un abito che rendeva omaggio a David Lynch, il regista di “Blue Velvet”. Purtroppo, la sua prima nomination non ha avuto esito positivo. Anche Timothée Chalamet ha visto svanire il sogno di diventare il più giovane vincitore di un Oscar da protagonista, mentre Diane Warren ha eguagliato la triste cifra di sedici nomination senza vittorie. Sorpresa continua a mantenere Greg P. Russell, che detiene il record di nomination senza una singola vittoria.
Sorprese e Delusioni con Netflix
La serata ha portato con sé sorprese, soprattutto riguardo ai premi per i film più attesi, come “Emilia Perez”. Nonostante l’investimento significativo di Netflix, il bottino finale di soli due premi su tredici nomination ha stupito molti. Le aspettative elevate per il film, che narra la storia di un narcos che decide di cambiare sesso, sono state ridimensionate da polemiche riguardanti i tweet razzisti dell’attrice Karla Sofia Gascon, che hanno influito negativamente sulle sue possibilità di vincere nella categoria di miglior attrice.
Successi e Aspettative Rivedute
Nonostante l’amara realtà per Netflix, ci sono stati comunque dei successi: il film ha vinto i premi per miglior attrice non protagonista e miglior canzone originale. La casa di moda Saint Laurent, che aveva puntato molto su questo progetto di Jacques Audiard, ha dovuto riconsiderare i propri piani. L’azienda ha persino rimandato una sfilata per permettere ai dirigenti di partecipare all’evento. Da un anno a questa parte, è stata fondata Saint Laurent Productions per investire in progetti cinematografici, e “Emilia Perez” rappresentava uno dei loro primi esperimenti.
Polemiche della Sezione In Memoriam
Le delusioni non si sono fermate ai premi. La cerimonia ha suscitato forti polemiche per le esclusioni nella sezione In Memoriam, che ha visto mancare nomi significativi della storia del cinema. Tra i non inclusi figurano Shannen Doherty, celebre per il suo ruolo in “Beverly Hills 90210”, insieme a leggende come Alain Delon e Olivia Hussey. Particolarmente controversa è stata l’assenza di Michelle Trachtenberg, amata dai Millennials, deceduta prematuramente a soli 39 anni. La mancanza di riconoscimento per queste figure ha alimentato indignazione e dibattiti sulla giusta rappresentazione di coloro che hanno segnato il panorama cinematografico.
Conclusione: Volatilità del Successo
La serata degli Oscar 2025 ha messo in evidenza quanto possa essere volatile il successo nel mondo del cinema, con artisti e opere che oscillano tra sogni di gloria e dure realtà. Le sfide future e la rielaborazione delle carriere saranno inevitabilmente centrali per i protagonisti di questa serata memorabile.
Penso che l’esclusione di Michelle Trachtenberg dalla sezione In Memoriam sia stata una scelta davvero discutibile. La sua carriera ha toccato le vite di tanti, e meritava senza dubbio un ringraziamento pubblico. È un chiaro esempio di come certi riconoscimenti possano essere trascurati, facendo emergere una triste realtà nella celebrazione del cinema.