Ormai agli sgoccioli della stagione, possiamo ancora reperire, nei mercati e supermercati più forniti, gli ultimi mandarini. Frutto prettamente invernale, grazie alla frigo-conservazione talvolta sono disponibili fino a primavera. Apportano un elevato quantitativo di vitamina C, preziosa per affrontare al meglio i cambi di stagione, non solo per la sua capacità di sostenere e rafforzare il nostro sistema immunitario, ma anche per la sua funzione antiossidante. Inoltre i mandarini sono utili per abbassare l’indice glicemico, a patto di mangiarli seguendo questo trucchetto della nonna.
Come mangiare i mandarini per regolare la glicemia
Pur essendo un frutto molto dolce, i mandarini sono ampiamente concessi nell’alimentazione di chi soffre di diabete. Persino tutti i giorni, ovviamente senza esagerare e concedendosene al massimo un paio al giorno. I mandarini sono ricchi di nobiletina, un flavonoide responsabile del controllo della glicemia, con un positivo effetto anche contro l’obesità. Tutti gli zuccheri che l’insulina prodotta dal nostro corpo non riesce a processare si trasformano infatti in grasso: ecco perché è così frequente l’aumento di peso nei soggetti affetti da diabete. Questa sostanza è comune a diversi agrumi, ma nei mandarini è presente in misura 10 volte maggiore. Il trucco della nonna prevede di mangiare i mandarini con quanta più peluria bianca possibile, senza eliminare del tutto la parte sottostante alla buccia.
Proprietà del mandarino ed effetti benefici
Quella parte bianca infatti è ricchissima di fibre, sostanze in grado di regolare il transito intestinale ma anche di rallentare l’assorbimento degli zuccheri da parte del sangue. In questo modo è possibile abbassare l’indice glicemico. I mandarini sono ricchi di vitamine A, vitamine del gruppo B e vitamina PP. Apportano anche magnesio e ferro, oltre ad acido folico e bromo, una sostanza non comunissima ed in grado di favorire il rilassamento, migliorando inoltre la qualità del sonno. Un buon motivo per consumare i mandarini la sera.